domenica 22 marzo 2015

A Laboratorio Europa : l'Umbria

La seconda giornata di informazione di Laboratorio Europa all'Osteria Conti Sboroni di Colfosco,
prevede l'incontro con la cucina dell'Umbria, 'raccontata' da un giornalista di quella regione.

"La tradizione è alla base della cucina umbra, con piatti non sempre poveri o popolari. Poco influenzata dalle regioni vicine, si basa essenzialmente sulla carne e sui prodotti della terra, che vengono usati sia nelle grandi occasioni sia nel pasto quotidiano. È una cucina semplice, con lavorazioni in genere non troppo elaborate, che esaltano i sapori delle materie prime.Le radici della cucina umbra affondano nella civiltà degli Umbri e dei Romani con frequente uso di legumi e cereali. La tipologia può essere divisa in tre grandi aree che, grossomodo, corrispondono a quella culturale in cui si divide la regione. Tipica è la lavorazione del maiale e la produzione di salumi, in particolare nella zona di Norcia, da cui il termine italiano "norcino" per indicare il produttore ed il venditore di salumi.Altri ingredienti "nobili" che ricorrono nei sapori umbri sono il tartufo e l'olio extravergine di oliva : di quest'ultimo la cucina umbra non può fare a meno."


I vini dell'Umbria


L'Umbria, unica regione dell'Italia peninsulare a non essere bagnata dal mare, ha un territorio prevalentemente collinare, che consente un'ottima coltivazione della vite. Lo scenario collinare è una caratteristica costante in tutta la regione. Da nord a sud, da est a ovest, in Umbria è un continuo salire e scendere di colli e pendii su cui spicca l'ordinato schieramento dei vigneti. I vini prodotti in Umbria sono pressoché in pari misura sia bianchi sia rossi, cui fanno seguito i vini dolci prodotti con uve lasciate appassire su graticci, di cui il migliore rappresentante rimane il Vin Santo. 
La regione, favorita da un clima di particolare mitezza, è di spiccata vocazione vitivinicola anche per le caratteristiche geomorfologiche dei terreni, sciolti e permeabili, che favoriscono la crescita e la piena maturazione dell’uva.
Il terreno coltivato a vite è di circa 16.000 ettari, con una produzione annuale di 740.000 ettolitri, di cui il 30,5% è a DOC.
Fra le uve a bacca bianca è certamente il Grechetto a ricoprire il ruolo primario, un'uva autoctona dell'Umbria diffusa in tutta la regione e con la quale si producono interessanti bianchi. L'uva rossa più importante è il Sagrantino. 
In Umbria, le produzioni dei vini di qualità sono rappresentate da 2 Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), 11 Denominazioni di Origine Controllata (D.O.C.) e 6 Indicazioni Geografiche Tipiche (I.G.T.).
Le due D.O.C.G. sono rappresentate da: Torgiano Rosso Riserva e Sagrantino di Montefalco (o Montefalco Sagrantino), entrambi vini rossi.
Il Torgiano Rosso Riserva è coltivato in tutto il territorio del comune di Torgiano in provincia di Perugia. L'area di produzione occupa un ristretto numero di colline che si eleva alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere, a sud-est di Perugia in cui la composizione del suolo, il clima favorevole e la perfetta esposizione al sole rendono queste terre particolarmente vocate alla viticoltura.
Il Montefalco Sagrantino è coltivato nell'intero territorio del comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria in provincia di Perugia. Anche se attualmente nel Sagrantino prevale la versione "secco", il vino è nato come "passito". Un tempo, infatti, il Sagrantino veniva prodotto quasi esclusivamente in quest'ultima tipologia, ed ottenuto dall'appassimento delle uve su graticci di legno. 

Le 11 produzioni D.O.C. comprendono i seguenti vini:

Assisi: proveniente dai vigneti ubicati in terreni di favorevole esposizione e rientranti nella fascia pedecollinare compresa tra 180 e 550 metri s.l.m. del territorio dei comuni di Assisi e Spello, in provincia di Perugia, e dello stesso capoluogo.

Colli Altotiberini: dalla zona collinare attraversata dal Tevere, in provincia di Perugia.

Colli Amerini: dalla fascia pedecollinare di diversi comuni della provincia di Terni.

Colli del Trasimeno: dalla fascia collinare che si affaccia sul lago Trasimeno in provincia di Perugia e si spinge fino al capoluogo.

Colli Martani: dalla fascia collinare che comprende diversi comuni della provincia di Perugia.

Colli Perugini: in provincia di Perugia, in parte del territorio dei comuni di Deruta, Marsciano, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, Plegaro e della stessa Perugia, e in provincia di Terni, in parte del territorio comunale di San Venanzo.

Lago di Corbara: in provincia di Terni, nell’intero territorio comunale di Baschi e in parte di quello di Orvieto, tra cui la frazione di Corbara.

Montefalco: sui terreni collinari di buona esposizione al sole nell’intero territorio del comune di Montefalco e in parte di quello dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, tutti in provincia di Perugia.

Orvieto: in tutto o parte il territorio di tredici comuni della provincia di Terni, tra cui Orvieto, e di cinque comuni della provincia di Viterbo.

Rosso Orvietano: la denominazione "Rosso Orvietano" o "Orvietano Rosso" è riservata a diverse tipologie di vino rosso, ottenute dai vigneti ubicati sui terreni vocati dell’intero territorio di ben quattordici comuni della provincia di Terni, tra cui Orvieto.

Torgiano: nel comune di Torgiano in prov. di Perugia.

Le 6 Indicazioni Geografiche Tipiche (I.G.T.) annoverano: Allerona, Bettona, Cannara, Narni, Spello, Umbria.



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