L’aglio bianco
polesano DOP è l’ortaggio a bulbo della specie Allium sativum L.,
nell’ecotipo locale bianco polesano e nella varietà Avorio, che si
contraddistingue per il colore bianco lucente, la forma del bulbo,
l’elevata resa in sostanza secca che lo rende ben conservabile, e
il particolare profilo aromatico, che risulta meno pungente e più
persistente, con note gradevoli di erba tagliata di fresco o dolce
fruttato.
La Denominazione di
Origine Protetta Aglio Bianco Polesano è riservata ai bulbi che
presentano le seguenti caratteristiche:
• sani,
consistenti e puliti, nello specifico privi di terra e di residui di
fertilizzanti o di antiparassitari;
• esenti da danni
da gelo o da sole, da tracce di muffa e da germogli esternamente
visibili;
• privi di odore o
sapore estranei e di umidità esterna anormale.
La pianta da cui si
ricava l’Aglio Bianco Polesano DOP è caratterizzata da:
• foglie
lanceolate e strette
di colore verde/azzurro;
• bulbo bianco,
privo di striature di altro colore, di forma rotondeggiante regolare,
leggermente appiattita nella parte basale;
• bulbilli
perfettamente adiacenti l’uno all’altro a formare una struttura
compatta con peculiare curvatura nella parte esterna, in numero
variabile per bulbo;
• tuniche di
colorazione rosata nella parte concava, bianca in quella convessa.
L'AREA TIPICA
La zona di
produzione dell’Aglio Bianco Polesano DOP comprende i seguenti
comuni della provincia di Rovigo, nella regione Veneto: Adria, Arquà
Polesine, Bosaro, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Ceregnano, Costa di
Rovigo, Crespino, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta
Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Lusia, Occhiobello,
Papozze, Pettorazza Grimani, Pincara, Polesella, Pontecchio Polesine,
Rovigo, San Bellino, San Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana,
Villanova del Ghebbo e Villanova Marchesana.
BIOLOGIA, ECOLOGIA E
STORIA:
La presenza
dell’aglio nel Polesine si fa risalire ai Romani, i quali con le
loro opere di bonifica e riassetto dei territori agricoli, hanno
fortemente modificato la conformazione idrogeologica dell’area. Ne
sono testimonianza gli scritti di Perretto e Marangano contenuti
nella pubblicazione “La Centuriazione dell’Agro di Adria”, in
cui la coltura dell’aglio è descritta come una delle più diffuse
all’epoca e perfino ricordata da Virgilio nelle “Georgiche”.
Più avanti, nel periodo medioevale, il Bocchi negli “Annali
Pollicinensi”, testimonia come agli abitanti di Rovigo fosse
imposto di coltivare “l’alio loco bono” nei propri
appezzamenti. Arrivando poi al XVI° secolo, nelle pubblicazioni
dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, si trova menzione della
produzione di aglio come di un’attività di particolare rilevanza
per la zona di Selva, designazione storica riferita ad alcuni comuni
dell’attuale zona di produzione della DOP.
A metà del
Novecento l’aglio era ormai considerato una coltura industriale,
come affermato da uno scritto di Zennaro del 1949. Nel corso dei
secoli, quindi, attorno all’aglio locale si è andata formando una
notevole attività commerciale, che di fatto ha permesso a questo
prodotto di entrare con ruolo da protagonista nel comparto economico,
ed arrivare ad essere definito “l’oro bianco del Polesine”.
GEOGRAFIA:
L’area geografica
del Polesine, per tipologia dei terreni e per le condizioni
climatiche tipicamente temperato-asciutte, risulta particolarmente
favorevole alla produzione dell’Aglio Bianco Polesano DOP, ed è
sicuramente uno dei fattori responsabili delle peculiarità e della
qualità di questo prodotto. Grazie alla presenza dei fiumi Po e
Adige – che delimitano rispettivamente a sud e a nord la zona del
Polesine e che prima delle odierne arginature hanno più volte, nel
corso dei secoli, alluvionato la pianura – i suoli si presentano di
medio impasto, argillosolimosi, ben drenati, porosi e particolarmente
fertili. Determinante è anche la composizione mineralogica di questi
terreni: l’elevato contenuto di fosforo e potassio è responsabile
del tipico colore bianco e della buona conservabilità del prodotto,
mentre il calcio e il magnesio contribuiscono a migliorare la qualità
dei bulbi.
STAGIONALITÀ:
L’Aglio Bianco
Polesano DOP è prodotto nel periodo che va dal 1 al 17 di luglio.
DA SAPERE:
L’Aglio Bianco
Polesano DOP si conserva al meglio in luogo fresco, asciutto e ben
areato. Consumato fresco mantiene intatte tutte le caratteristiche
organolettiche e le innumerevoli proprietà benefiche.
Se cucinato, è
ingrediente ideale per esaltare il gusto di molti piatti, dai più
semplici, come i famosi
spaghetti aglio,
olio e peperoncino, ai più elaborati, come zuppe, sughi o stufati.
LA
COMMERCIALIZZAZIONE:
Il prodotto è
commercializzato nella sola tipologia Aglio Bianco Polesano DOP. È
immesso al consumo entro il mese di maggio dell’anno successivo
alla raccolta, previa frigo-conservazione. Le categorie commerciali
sono: Extra, dal calibro minimo di 45 mm e Prima, dal calibro minimo
di 30 mm.
LEGISLAZIONE:
La Denominazione di
Origine Protetta Aglio Bianco Polesano ha ottenuto la registrazione
europea con regolamentoCE n. 1175/2009 del 30/11/2009 pubblicato
sulla GUUE L 314/60 del 01/12/2009.
MERCATO DI
RIFERIMENTO:
Mercato
Ortofrutticolo di Lusia
Via Provvidenza,
25/3 - Lusia (RO)
tel. 0425 607024
Vendita
all’ingrosso:
da lunedì a sabato
- mattino
Vendita al dettaglio
effettuata dalla Cooperativa Ortolani di Lusia:
sabato - pomeriggio
Il Polesine Società
Cooperativa
Via Eridania Est 4d,
45030 Crespino
Tel. 338 4182705
Vendita
all’ingrosso:
da lunedì a venerdì
- mattino e
pomeriggio
Mercato
Ortofrutticolo di Rosolina
Via Po Brondolo, 43
45010 Rosolina (RO) Tel. 0426 664029 - 0426 340261
Vendita
all’ingrosso: da lunedì a venerdì - mattino e pomeriggio
Vendita al
dettaglio: da lunedì a venerdì ore 8.30/12.00; ore 14.30/17.00
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